A cura di Artemide De Blanc
Foto di Luca De Nardo
La dea fortuna ci vede bene
Ma solo se non hai paura
La Transvelina. La presentatrice veneto bulgara “Transviata”. La contessa Debronge, razzista e misogina, portatrice (mal)sana di odio che nel paradosso rivela l’ipocrisia in cui la società è avviluppata. Cristina Bugatty riesce a sbeffeggiare con classe ogni luogo comune. “Diciamolo chiaro: in linea di massima la vita è una pagliacciata. L’ho capito quando un mio insegnante all’accademia di recitazione ci disse “se fallirete finirete a fare pubblicità a Canale 5 ” e dopo qualche tempo l’ho beccato in tv.
Viviamo di slogan, sono tutti contro l’anoressia ma poi per gli shooting prendono una taglia 36. E nei confronti dei transessuali -dietro un’apertura di facciata- c’è un sistema che non offre ruoli seri, che ti colloca nel solito cliché della macchietta, afflitta da problemi psichici, relegata ai confini della realtà. Eppure conosco trans che fanno l’avvocato, l’infermiera, il dentista, ma non le vedi mai in tv e al cinema non rappresentano antropologicamente la nostra società.
Come ne sei uscita, dalla gabbia del cliché?
Diciamolo chiaro. Ho avuto una famiglia che mi ha sempre sostenuta. E non mi sono mai fermata per paura. Se non fossi stata me stessa, oggi sarei una grande infelice. Invece per fortuna non è andata così… Non ero figlia d’arte, ho iniziato in una scuola di recitazione. Poi ho incontrato persone splendide come Francesco Micheli , che è diventato un caro amico. Alla fine, se dovessi fare un bilancio, ad aiutarmi è sempre stata la forza di volontà.
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