A cura di Anna Smith
La sesta edizione di Foto/Industria a Bologna continua a stupire fino al 26 novembre 2023, portando avanti la sua missione di esplorare il mondo del lavoro attraverso l’arte fotografica.
Il tema coinvolgente di quest’anno: GAME
Sotto la guida artistica di Francesco Zanot, Foto/Industria celebra il suo decimo anniversario con una prospettiva unica: GAME.
Dodici mostre distribuite in dieci sedi del centro storico e al MAST offrono una riflessione approfondita sull’industria del gioco.
Francesco Zanot spiega che l’indagine sul gioco rivela prospettive complesse e articolate, attraverso obiettivi che spaziano dall’intrattenimento all’apprendimento, dal riposo alla gratificazione.
Dalle opere di Andreas Gursky alla mostra collettiva Automated Photography, le fotografie esposte abbracciano un arco temporale dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Esse narrano la storia di un’industria ampia e dinamica, sempre pronta ad adattarsi ai mutamenti del gusto e delle tecnologie.

Nikolai Frerichs, Carrie Ann, 2022, Fotogramma © ECAL / Nikolai Frerichs
Artisti come Ericka Beckman, Olivo Barbieri, Raed Yassin, Heinrich Zille, Linda Fregni Nagler e Daniel Faust offrono una varietà di prospettive culturali e simboliche sul gioco.
Alcuni artisti concentrano la loro attenzione sullo spazio del gioco, esplorando luoghi come i luna park di Berlino, i playground contemporanei e Las Vegas. Opere di Hicham Benohoud, Danielle Udogaranya ed Erik Kessels indagano sul rapporto tra gioco, identità e relazioni sociali.
Le opere di Andreas Gursky, Cécile B. Evans e la collettiva Automated Photography approfondiscono
il tema dell’invenzione della realtà nel gioco, sia come esercizio della fantasia che come costruzione di universi virtuali alternativi.

Olivo Barbieri, Flippers, 1977-78 © Olivo Barbieri. Courtesy of the artist and Yancey Richardson Gallery, New York
Oltre alle mostre accattivanti e con fortissimo potenziale attrattivo, Foto/Industria offre un ricco programma di talk, proiezioni, presentazioni e workshop. I più giovani sono accolti con un booklet dedicato, pensato per esplorare le mostre attraverso racconti, curiosità e giochi interattivi negli spazi espositivi e a casa.
Il catalogo della Biennale, curato dalla Fondazione MAST, include la prefazione della presidente Isabella Seràgnoli e un approfondimento critico di Francesco Zanot.
In copertina: Heinrich Zille, Senza titolo (Giostra), 1900. Courtesy of Berlinische Galerie – Landesmuseum für Moderne Kunst, Fotografie und Architektur