Oltre 350 preziose opere d’arte vintage ci conducono in un affascinante viaggio attraverso vent’anni di attività fotografica di Mario Cresci (Chiavari, 1942), nella splendida regione della Basilicata. Dagli anni ’60 fino alla metà degli anni ’80, l’artista ha messo in mostra il suo talento nel contesto storico e geografico di una regione in piena trasformazione sociale, urbanistica e culturale. Attraverso un approccio antropologico unico nel suo genere, Cresci ha lavorato instancabilmente “sul campo”, contribuendo attivamente ai cambiamenti in atto nella regione. Le sue opere esplorano gli interni delle case, le persone, gli spazi urbani, gli elementi architettonici e gli oggetti tradizionali lucani, creando un affascinante orizzonte simbolico che fonde antichità e modernità.
Ciò che rende le opere di Cresci uniche è la loro capacità di affrontare temi universali come la presenza e l’assenza, la percezione del tempo e l’interpretazione della realtà in una prospettiva completamente inedita. L’artista riesce a catturare l’essenza di questi concetti complessi attraverso la sua lente fotografica, regalandoci scatti che suscitano profonde riflessioni e ci spingono a esplorare nuovi orizzonti della nostra comprensione del mondo. Le fotografie di Cresci sono un vero e proprio tesoro culturale, in grado di raccontare non solo la storia di una regione, ma anche di toccare le corde più profonde dell’animo umano. Esse ci invitano a riflettere sulla nostra connessione con il passato, il presente e il futuro, aprendo le porte a un dialogo intimo tra il tempo e lo spazio, tra l’individuo e la collettività.
Lasciatevi trasportare dal mondo di Mario Cresci e lasciate che le sue immagini vintage vi avvolgano in un abbraccio artistico senza tempo.
