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ANDY WARHOL – SERIAL IDENTITY

ANDY WARHOL AL MA*GA – Cinquemila metri quadri dedicati al genio che ha cambiato la storia dell’arte nel Novecento.

serial identity beefsoup warholPer oltre quattro mesi, dal 22 gennaio al 18 giugno 2023, il MA*GA ospita un’antologica dedicata ad Andy Warhol (1928-1987), uno dei vertici assoluti dell’arte e della cultura del Novecento.
La mostra racconta la multiforme e ricca produzione del padre della Pop Art americana che, durante la sua lunga carriera, è stato pittore, illustratore, sceneggiatore, produttore cinematografico e televisivo, regista, direttore della fotografia ed egli stesso attore, figura che ha radicalmente mutato il modo di vedere e percepire la società contemporanea.
La rassegna, dal titolo Andy Warhol. Serial Identity, per sottolineare quanto la sua ricerca sia caratterizzata dall’assoluta poliedricità e dal desiderio di trasformazione, ripercorre attraverso oltre 200 opere (provenienti anche da istituzioni internazionali come The Andy Warhol Museum di Pittsburgh e l’archivio di Ronald Nameth) l’intero universo creativo di Warhol, dai primi disegni realizzati per l’editoria e la moda, alle più importanti opere pop dove i protagonisti principali sono i personaggi celebri, come musicisti, registri, designer, politici, attori, ai brand commerciali delle grandi aziende, diventati icone di un nuovo modo di vivere e di consumare, elementi banali della quotidianità elevati a icone contemporanee.

Il percorso espositivo si apre con il confronto tra alcuni disegni privati e i primi raffinatissimi bozzetti pubblicitari degli anni cinquanta del Novecento; proprio i codici pubblicitari, divenuti motore del vivere sociale e della riconoscibilità, negli anni in cui la produzione industriale americana andava a pieno ritmo, portarono l’artista a un completo ribaltamento di esiti estetici, linguistici e personali.

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Dai primissimi anni sessanta Warhol inizia a sperimentare i linguaggi, le tecniche, gli ampi codici della comunicazione di massa trascinandoli nel suo universo e reinventandoli con una cifra stilistica estremamente riconoscibile, in ogni campo dell’espressione e della ricerca creativa, nella produzione seriale di opere serigrafiche, nella realizzazione di film sperimentali, nell’editoria, nella fotografia, nell’utilizzo spregiudicato dei mass-media.

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In mostra saranno esposti i famosi cicli di Andy Warhol come i Flowers, le Campbell’s Soup, i Death & Disasters, i ritratti di celebrità quali Marilyn Monroe, Jacqueline Kennedy, Mao Tsê-tung, e la famosa serie Ladies and Gentlemen, oltre a un corpus
di opere e materiali relativi a non meno importanti produzioni di Warhol come quelle legate all’editoria e alla grafica delle copertine di dischi. L’artista infatti realizza, oltre ai più noti libri d’artista, libri biografici scritti in prima persona e progetta interamente i cataloghi di alcune sue esposizioni personali; la passione per la carta stampata inoltre lo porta a fondare la famosa e longeva rivista Interview.
La mostra intreccerà diversi livelli narrativi e condurrà lo spettatore a cogliere gli aspetti meno scontati della sua opera: la ricerca di identità sempre diverse che l’artista voleva dare di sé; l’ansia di sperimentazione dei linguaggi artistici che fluiscono continuamente gli uni negli altri; la profonda connessione della sua opera con il mondo della musica, dell’editoria, della cinematografia, temi che avranno grande riscontro in mostra anche grazie alla collaborazione con il The Andy Warhol Museum di Pittsburgh per i Silent Movie e gli Screen Tests e gli straordinari estratti della programmazione dell’Andy
Warhol TV.

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Il progetto espositivo è reso speciale e unico dall’ampia sezione dedicata alla sperimentazione e all’investigazione di Warhol nei confronti del processo del filmare e del venire filmati; sono esposti in versione integrale Empire (1964) (8 ore e 5 minuti), la famosa ripresa dell’Empire State Building dal tramonto all’alba; Kiss (1963-1964) (58 minuti), messa in sequenza di baci scambiati da coppie etero e omosessuali; quattro Screen Tests – Salvador Dalì, Bob Dylan, Lou Reed (Coke) ed Edie Sedgwick
– riprese a camera fissa realizzate puntando la macchina da presa su chi andava a visitare la Factory.
Dal Museo di Pittsburgh sono arrivati in prestito anche i cinque episodi di Andy Warhol’s Fifteen Minutes, prodotti per l’iconica Andy Warhol TV che va in onda dal 1985 al 1987, e i tre spezzoni video del 1981 per il Saturday Night Live, lo show tv più famoso d’America, considerati i vertici dell’opera televisiva warholiana.

LUOGO
ANDY WARHOL. Serial Identity
Museo MA*GA
via E. De Magri 1

Gallarate (VA)
22 gennaio – 18 giugno 2023

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